I Ghirardi giorno dopo giorno / The Ghirardi day after day

La Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF dei Ghirardi occupa seicento ettari di prati, boschi e torrenti
nell'alta Val Taro, sull'Appennino parmense.
È la casa di innumerevoli specie di animali, piante e funghi; ospita habitat rarissimi e un paesaggio incantevole.
E muta continuamente col passare delle stagioni.

Gli eventi della Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF dei Ghirardi

Nel calendario qui sotto trovate tutti gli eventi in programma nel territorio della Riserva aperti al pubblico, sia quelli organizzati dal WWF Parma o dai parchi del Ducato, sia quelli organizzati da terzi che ci sono stati comunicati.

Potete cliccare su ogni evento per leggerne il programma. La maggior parte degli eventi sono su prenotazione, in caso di annullamento per maltempo o altre cause, i partecipanti verranno prontamente avvisati. Per gli eventi a libera partecipazione, si consiglia di controllare questa pagina prima dello svolgimento, per eventuali comunicazioni dell'ultimo minuto.





martedì 21 aprile 2015

Il concerto di Primavera

La neve caduta nella notte che imbianca le cime a contorno della valla della Taro non sembra parlare di Primavera, ma ciononostante gli uccelli hanno fatto sentire le loro note nel corso dell'escursione dedicata al canto degli uccelli, domenica 19 Aprile.
Un piccolo gruppo di appassionati, convenuti dalla città e da varie parti della provincia, ha potuto ascoltare i canti di varie specie, da quelle stanziali, a loro agio anche in una giornata fredda come questa, come tordela, pettirosso, tordo bottaccio, merlo, cinciallegra, cinciabigia e rampichino, ai precoci migratori transahariani che hanno sfidato impavidi i rigori di questo colpo di coda dell'inverno, come il cuculo, l'upupa, il codirosso comune e il raro, ma nella Riserva molto abbondante, luì bianco.
Il canto degli uccelli è un segnale con cui i pennuti marcano il territorio, ma non tutti gli uccelli lo fanno: abbiamo anche udito il "tambureggiare" del picchio rosso maggiore sul tronco degli alberi, segnale che utilizza al posto del canto per lo stesso scopo, e il volo a festoni della poiana, con cui questo rapace marca il territorio a grande distanza, verso i suoi simili dotati di vista molto acuta.
E non sono mancati nemmeno i segni di marcatura territoriale di qualche mammifero: i fregoni del capriolo, scortecciature sul tronco degli arbusti, e la "fatta" di un lupo, marcatura... odorosa.



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